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Ricordi onirici

Eravamo in coda al seggio, per votare.

Un seggio un po’ strano, non le solite aule separate della scuola media vicina a casa. Eravamo in un open space bianco, enorme. Una serie di code a serpentina, come fossimo in coda per un’attrazione a Gardaland.

È finalmente il nostro turno. Consegno i documenti, lei mi scruta, mi da’ la scheda che compilo così, davanti a lei, perché non ci sono cabine. Fa un commento. Un commento su di noi. Non ricordo cosa fosse. Una battuta acida, una frase sprezzante.

D’istinto le tiro un pugno in faccia. Saluto e torniamo a casa.

Poco dopo mi ritrovo in giardino una camionetta dei carabinieri. Mi prendono e mi portano via, ridendo e scherzando, come fossero amici di una vita. Come abbiano fatto ad entrare ed uscire dal cancello chiuso non si sa.

Arriviamo alla caserma. Un misto tra un grattacielo moderno e un castello antico diroccato. Una torre centrale, con una grande scala a vista che gli corre tutt’attorno. In alcuni punti mancano pareti o vetri. E si vede attraverso un cielo meraviglioso, come non avevo mai visto in vita.

Sotto la torre, un corpo centrale a più piani.

Entriamo. Sembra una villa d’epoca. Non ho manette, non vedo celle.

È ora di cena. Mi portano alla mensa. Grandi tavoloni di legno apparecchiati di tutto punto. Niente divise gialle, arancio o zebrate. Si ride e si scherza. Nessuna distinzione di posto tra detenuti e detentori.

Poi boh.

Suona la sveglia.

Spuntini di mezzanott.. ehm.. dell’una

Allora.

La giornata a lavoro è stata piuttosto frenetica e piena, soprattutto nell’ultima parte.

Così mi sono dimenticato completamente di scaldare e mangiarmi gli involtini di carne rossa e carote che mi ero portato da casa.

E una volta arrivato a casa, a questo bell’orario, non avevo neanche voglia di scaldarmeli.

Così ho aperto la credenza e ho semplicemente aggredito un barattolo di Nutella a suon di Pangrì, il tutto accompagnato da bicchieri di Coca-Cola.

E queste sì che sono soddisfazioni.

Post sonnambulo senza senso

C’è chi si gongolava della nostra scoperta, avendo avuto nello stesso periodo bel altre a maggalie: la primi gli siè sorro. Cossè cos’a combinato.

E poi ci ono i mormali o i sottopeso, ma no ossiodatti: controlla se un bianco usato da aduium o oosì a contatto, alle 10 chiudono tutti. Bene! Bkackuot a prima di emulure le cammicchina se mbravano il nomi  ha l’ernatra in niente. 🙁
Sì, mi opiaciono anche questo, e fose rimango favo solo che linea x-dice non attivo auto.

Quini pasta e fagli giare ;(

No, non ricordo neanche cosa volevo scrivere. Anzi, non ricordo neanche di averlo mai scritto. Meno male che è rimasto salvato solo come bozza…

Again and again and again

Ed eccomi qua, ancora nel letto senza sonno.
No, non esattamente. In realtà mi sono svegliato da poco.
È che oggi a lavoro sono stato male. Andava tutto bene finché ad un certo punto non riuscivo più a guardare lo schermo, visto che tutto quello che c’era intorno girava.
Poi il tutto è peggiorato, tanto che se avevo la schiena alzata dallo schienale della sedia mi sembrava di cadere. Anche se ero giá seduto.
E così niente. Allarme generale dei colleghi, preoccupati pure per il mio colorito particolarmente bianchiccio.
E mi hanno fatto stendere, gambe alzate, sguardo perso verso il soffitto. E via di zucchero, liquirizia, cioccolato.
Ma non passava.
E così mi son fatto venire a prendere.
Ora, dopo aver mangiato qualcosa e dopo qualche ora di sonno, va meglio.
Ma ormai mi sono svegliato. E difficilmente riuscirò a riaddormentarmi.
E non ho tanta voglia di stare qui solo con la mia mente, con la pioggia là fuori che continua a cadere.
Troppi pensieri in ballo: quegli ultimi messaggi, le corse di sabato con sorpresa finale, l’esame di settimana prossima, la lezione di domani probabilmente persa per andare dal medico per il certificato, quella bella personcina che non mi risponde e mi tiene bloccata la dichiarazione dei redditi, quel senso di vuoto misto a rabbia e tristezza e delusione e dispiacere e solitudine che mi accompagna da ieri.

Lamentele

Bene.

Ieri c’è stata la consegna dell’ultima esercitazione. Affrontando la neve, sono riuscito ad arrivare in copisteria prima che aprisse. Così ero il primo e mi ha stampato/tagliato il tutto in 3 secondi. Tranne poi scoprire che la consegna era alle 10.30 e non alle 9.30.

No comment, please.

Una giornata praticamente buttata via, all’insegna dell'”autovalutazione” collettiva e dei prof che giravano per i banchi, osservando le carte per neanche 5-10 secondi.

E alla fine sono arrivati i voti.

Tutti molto alti, perché sì, moltissimi mazzi di carte erano veramente belli.

Ma sinceramente, a me, il mio 29 mi fa girare le scatole. Soprattutto se confrontato con chi ha preso 30 o 30 e lode.

Rompono le scatole sulla coerenza, anche visiva di tutte le carte e sulla gerarchia delle figure e poi ti trovi mazzi da 30 e lode con alcune carte bianche, altre azzurrine? Carte che dovrebbero essere un particolare di altre, ma non lo sono, palesemente. Ti trovi invertiti, in alcuni semi, la raffigurazione di donna/re rispetto a quello che c’è in altri?

Bah..

Poi, fai le revisioni, sei pieno di dubbi, non sei convinto di quello che fai. E ti rispondono solo “no, va benissimo così, è perfetto”. Ti ricordi di me, parli di me e del mio lavoro come “il bellissimo lavoro sui font”. E poi 29? Boh, non lo, non lo capisco.

Poi pensi a tutti i consigli e gli aiuti dati a chi ha preso uno di quei 30. E ti girano, girano e ancora girano.

Mi sento preso in giro, mi sembra di aver buttato via tutto quel tempo a fare, disfare, perfezionare.

Notti insonni, ansie, litigi. Per cosa? Per essere preso in giro, così.

E poi, poi arriva oggi.

E la valutazione dell’esame di storia. 20, complessivo, tenendo conto della prima prova in cui avevo preso 24.

Quindi significa che in questa ho preso 16. Ma non può essere, perché in caso di voto insufficiente in una delle prove, ti fa fare obbligatoriamente l’orale.

E poi ti metti a controllare gli altri, quelli che erano seduti vicino a te, quelli con cui hai condiviso aiuti, idee e informazioni, perché in quell’esame fuffa puoi fare di tutto, tra computer, libri, passeggiate e richieste d’aiuto al pubblico. Bene. Chi partiva dal 25, è rimasto al 25.

Bene. Quindi, com’è possibile che in tutto quel gruppo io sia stato l’unico ad andare male, così male? No, sinceramente, voglio saperlo.

Io, me ne torno a letto.

3 minuti

Solo una rapida apparizione..

Solo per dire che sì, ci sono ancora. La decisione è presa, ma si tratto solo di trovare modo di realizzarla. Il tempo per andare a controllare la veridicità delle varie offerte e i soldi (sempre troppo tirati) per realizzarla.

A livello di cronaca, dopo la stupenda serata di sabato, la giornata di domenica è stata decisamente pessima. Testa assolutamente altrove e assoluta difficoltà a concentrarmi e fare qualsiasi cosa di decente. Poi il lavoro, finito decisamente troppo tardi. E il rientro a casa, e l’impossibilità di andare a letto prima di finire alcune cose per l’uni, che non ho finito, perchè troppo stanco. Così, 2 ore di sonno e poi di nuovo sveglio, alle 5.00, per tentare di finire il tutto. E lunedì, giornata piena in uni, dalle 9 alle 18. Ma i lavori sono piaciuti. Ed è questo l’importante. E poi, treno, auto, casa, camera, letto. Ronf ronf.

E oggi è un nuovo giorno.

Hello world