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Mille luci nel bosco

Per colpa di un Poto sono finito su YouTube a passare da un video della Cristina nazionale all’altro.

E sono finito su questo:

http://www.youtube.com/watch?v=djyUnf-rzCQ

E così ho scoperto da dove arriva la mia Luciotta, che adoravo quando ero piccolo!!!

E di cui dovrei avere ancora in giro il tubo porta pile + lampadina (mentre il pupazzo in sé chissà che fine ha fatto)…

Random: song

Oggi ho riprovato l’ebrezza di attivare il casuale su tutta la libreria musicale memorizzata sull’iPod.

Molte canzoni saltate a pie’ pari, ma son saltati fuori tanti ricordi e alcune sorprese.

Nobuo Uematus (il compositore di tutte le colonne sonore di tutti i Final Fantasy), una canzone di Robbie Wiliams feat. Pet Shop Boys che manco sapevo esistesse, GGD’AG che remixa Bennato, la mitica Rockafeller Skank, gli ABBA, i Velvet Underground, i New Radicals.

random song

Peccato solo che il viaggio non è stato poi così lungo…

Ripensandoci

È che stavo pensando a quella telefonata.

E mi è venuto in mente quando ho ricevuta una chiamata simile qualche anno fa, in quel pomeriggio di un martedì 19 giugno.

Ero solo, in segreteria. Esco fuori perché lì si sentiva poco.

Il sole batteva sul campo e si rifletteva sul cemento.

Non riuscivo a credere, capire, pensare. Un errore, una folle decisione, un ultimo volo.

E alla fine Lui, che oggi non c’è più, mi era stato vicino, molto vicino in quell’occasione.

Ma lui ora non c’è più.

E mi si è riaperto un cassetto che mi si riapre sempre tutti i martedì 19.

E ora penso a lui e penso a G.

Penso soprattutto a G. Il funerale, la lettera letta da parte della classe, l’ipocrisia della direzione del Liceo, la processione di macchine fino a quel cimitero, l’abbraccio straziante di suo padre e le parole sussurate con voce straziante, lo strano rientro a scuola dopo l’estate, le assurde minacce del professore (di religione) attenti che sennò fate la fine di quello lì, quel colpo al cuore guardando il vuoto solo 3 mesi fa c’era il suo banco.

Quando il telefono suona, a volte è meglio non rispondere

È che certe notizie di cadono addosso così, all’improvviso.

E non sai come prenderle.

Dici un ah, cavolo, mi spiace.

Così, d’istinto.

Eppure poi ci pensi.

E continui a pensarci.

A quanto ti era stato vicino in momenti difficili, alle lunghe chiaccherate, ai consigli, a quanto lo apprezzavi e apprezzavi l’energia che ci metteva per la comunità.

Poi, un giorno, la decisione. Se ne va dal paesello e cambia vita.

Ho nel cassetto una lettera, di quelle scritte a mano, che però non ho mai avuto il coraggio di spedergli.

E ora non si può più. Cioè, potrei. Ma ormai non potrebbe mai riceverla, aprirla, leggerla, rispondermi.

Disco bambina

Un tuffo nei ricordi, sfogliando foto a caso su Flickr.

[audio:http://www.meornot.net/blog/wp-content/uploads/2009/05/80-heater-parisi-disco-bambina.mp3|titles=Disco bambina|Artists=Heater Parisi]

Disco disco dove io
sono veramente io
è fantastico
superfantastico …
E la dimensione che
mi fa vivere con te
l’avventura che c’è dentro di me…

Disco disco manda via
tutta la malinconia
è la favola
la superfavola
dove sto come vorrei
dove vivo i sogni miei
col mio principe più azzurro che mai …

Bambina bambina
“Sing along and dance bambina”
bambina bambina
disco bambina.
Bambina bambina bambina ba….
“Ace of diamonds, Jack of Spades
change your partner, promenade”
Bravo bravo bravo
disco bambina.
Bambina bambina bambina ba…
“One and two and three and four
help yourself and ask for more”
Follow me as I step out on the floor …

Disco disco dove io
sono veramente io
è fantastico
superfantastico …
E la dimensione che
mi fa vivere con te
l’avventura che c’è dentro di me …

Disco disco per magia
chiudo gli occhi e volo via
come Peter Pan
e come Superman …
C’è la musica che va
ballo ballo sono già
nel mio viaggio per la felicità.

Telefonate inaspettate

È che non sei preparato a riceverle.

Squilla il telefono, rispondi e all’inizio non senti nulla. Poi una voce lontana, con un accento spagnolo. E allora capisci.

Perché è una chiamata proveniente dall’altra parte del mondo. Dopo anni e anni si ricorda ancora di noi. Ci manda gli auguri di Natale e di Pasqua. Ed è una gioia sentirla. Si preoccupa dei miei studi, di come stanno la mamma e il papà e di come va il lavoro. Dice che loro stanno bene e si scusa per non essere riuscita a chiamarci per Natale, ma lì, dall’Ecuador, gli dava sempre la linea occupata.

Ed è una di quelle chiamate brevi, ma intense. Che ti mettono felicità, tanta ma tanta felicità. Urli alla cornetta, perché possa sentirti più facilmente. E le voci si sovrappongono, complice magari qualche ritardo nella telefonata. E ripeti 2-3-4 volte quello che dici.

Ma sei contento, tanto, tanto, tanto contento.

Come quando ammiri il presepe che ci ha regalato, anni fa.

Come quando ritrovi quella bellissima fodera per il cuscino, che vuoi in qualche modo riempire.

Come quando ripensi a che bella persona è.

Come quando ripensi a quando ce l’avevi qui vicina.