Ti svegli a pezzi, o meglio: ti svegliano, che il pranzo è già pronto. Controlli al volo il cell e vedi quel paio di messaggi di whatsapp che ti rendono felice.
Mangi, ti metti a fare altro, poi vedi un nome su una notifica di Facebook e ti ricordi che ti sei dimenticato.
Gli scrivi scusandoti è organizzate al volo per il pomeriggio. Un giro simil shopping a Milano. Ci pensi su, pensi che in realtà sia follia e che avresti bisogno di lanciafiamme ed accetti. In fondo devi farti perdonare per essere sempre così stordito e sbadato da dimenticarti ogni cosa . Lui accetta le scuse, ma ti da comunque dello stronzo, anche se poi lo smorza con un cuore.
Ti organizzi e ti metti in viaggio per Milano. L’idea è di un giro in centro a fare finto shopping. Tu pensi che sarà il delirio, ma fai finta di nulla perché in realtà non vuoi sempre passare per il signor NO e poi forse ha senso provare a passare da Alcoot per provare quel maglione che quasi ti piace, ma già sai che appena lo toccherai lo lancerai lontano da te.
E poi è il delirio: incidente sullo svincolo per Milano,  8 minuti di attesa della metro, follia in Duomo per trovarsi. Dopo il buco nell’acqua Alcoot, il girone infernale Mondadori (+ GameStop) decidete di passeggiarvela fino al VideoGamesParty Xmas 2013, ma inciampate in un outlet Puma e via di carta che striscia (e per fortuna non è la tua).
Per sfizio, decidete di provare una Enjoy e i giudizi variano dal “chemmerda” al “cheffiga”, ma son più le volte che fai spegnere la macchina, non più abituato ad una frizione del genere per colpa di quel magnifico Start&Stop della tua Adam, che mai si spegne, si parcheggia da sola e che potrebbe anche farti il caffé, se Lavazza ti regalasse un #espressgo
E poi il tutto si conclude con una pizza, una coca e tante chiacchere.
E la felicità di aver passato la giornata in compagnia di una persona a cui – per quanto stordito puoi essere – in realtà vuoi un mondo di bene.